Che sia un lavoro sedentario o uno dinamico, a giornata o a turni, in ogni attività il benessere ricopre un ruolo di primaria importanza, e spesso il concetto di benessere è legato a quello di alimentazione.
Con l’arrivo della bella stagione vogliamo parlarvi di alimentazione e lavoro, uscendo da argomenti più accademici ma affrontando un aspetto molto importante per la nostra salute.
Un aiuto dall’Autorità
Riconoscendo il ruolo di primaria importanza che l’alimentazione riveste nella vita di ognuno prima ancora che nella carriera, la SECO (Segreteria di Stato dell’Economia) ha pubblicato, con il supporto della Società Svizzera di nutrizione (SSN), degli opuscoli informativi che forniscono interessanti spunti per la gestione dell’alimentazione durante l’attività lavorativa.
La prima e doverosa affermazione è che le regole per un’alimentazione sana ed equilibrata sono valide indipendentemente dal tipo di lavoro e quindi sono applicabili per chi lavora a giornata, a turni o di notte.
I SOLITI CONSIGLI..ma li rispetti?
Spesso sembrano le raccomandazioni della mamma, ma le regole fondamentali per qualsiasi tipo di alimentazione sono poche e semplici, e soprattutto sempre attuali: bere molta acqua, mangiare frutta e verdura ogni giorno e limitare i grassi, oltre ad effettuare pasti equilibrati e regolari. E’ vero, queste raccomandazioni le conosciamo tutti, ma le mettiamo in pratica?
Come spesso accade, negli ultimi articoli pubblicati ci ritroviamo a commentare concetti molto semplici che però per troppo stress o pigrizia non mettiamo in pratica; portandoci spesso a trascurare noi stessi ed il nostro benessere.
Leggendo gli opuscoli informativi della SECO* troviamo spunti molto interessanti sia per quel che riguarda la composizione di pasti equilibrati, che per quanto riguarda l’alimentazione tipo che possiamo scegliere quando svolgiamo un lavoro su turni.
*(cliccate quì per scaricare il PDF pubblicato dalla Segreteria di Stato dell’Economia).
Insomma, abbiamo tutti i mezzi per poter gestire al meglio la nostra alimentazione.
Facciamoci aiutare dal buonumore che ci porta la bella stagione e, se già non lo facciamo, pensiamo al nostro benessere prima di tutto!
Cosa possiamo fare?
Il primo consiglio è quello di pensare a noi stessi: non è un bene che il nostro “sfizio” venga sempre prima di tutto.
E’ vero che il gusto vuole la sua parte, e un piatto di patatine, magari con una gustosa salsa può essere più attrattivo di un’insalata di pollo, ma non è sempre consigliabile scegliere qualcosa che ci soddisfi dal punto di vista del gusto, senza pensare al dopo.
Mangiare cibi troppo fritti con molta frequenza, o scegliere piatti con condimenti troppo unti favorisce un aumento dei rischi di alterazione dei valori del colesterolo e degli zuccheri nel sangue per esempio, oltre ad apportare al nostro organismo molte calorie, che non sempre riusciamo a smaltire – molto spesso, infatti, oltre al problema di alimentazione si pone il problema di troppa sedentarietà dei lavoratori.
Non vogliamo certo dire che uno sfizio ogni tanto non possiamo togliercelo, ma sicuramente è meglio limitare il consumo di cibi troppo grassi e unti.
Per aiutarci nelle scelte alimentari, possiamo anche consultare la “Piramide Alimentare Svizzera”.
Altra raccomandazione è quella di non essere pigri: la pigrizia non ci deve colpire solamente per quel che riguarda l’attività fisica – che rimane fondamentale praticare con frequenza – ma anche quando si tratta di prepararci il cibo da portare in ufficio il giorno successivo.
Sicuramente sederci sul divano a guardare un bel film può essere una valida opzione dopo la giornata lavorativa, ma cerchiamo di fare uno sforzo per noi stessi e prepariamoci qualcosa da portare in ufficio per il pranzo (o la cena): cucinando il cibo a casa, possiamo avere più cura nell’utilizzare condimenti in dosi appropriate e quantità proporzionate.
Promuovere salute e produttività
Gli studi dimostrano che se i lavoratori mangiano in modo equilibrato si ammalano meno e sono anche più produttivi, e negli ultimi tempi si nota una grande attenzione da parte degli esperti verso il rapporto tra alimentazione e lavoro.
Già, ma quindi cosa dobbiamo mangiare? Per lavori faticosi, ad esempio, per evitare la diminuzione della resistenza alla fatica e della prontezza dei riflessi si raccomanda che i pasti consumati siano non troppo abbondanti e digeribili.
La categoria alimentare da preferire sono i carboidrati (pane, pasta riso) accompagnati da legumi, frutta e verdura e da un adeguato apporto idrico. Nel caso di persone che soffrono particolarmente il caldo è invece consigliabile un adeguato apporto di Ferro e Magnesio.
Un’altro aspetto da considerare per una dieta equilibrata è legato alla tipologia di lavoro.
Prendiamo a riferimento questa tabella* ove sono indicati i valori energetici (Kcal/h) di cui il lavoratore medio necessita durante una giornata lavorativa (valori suddivisi per classi di lavoro e per sesso, calcolati su un individuo dal peso standard di 65 Kg per l’uomo e 55 Kg per la donna, di età e caratteristiche fisiche nella media):
DISPENDIO ENERGETICO DURANTE IL LAVORO | ||
Uomini | Donne | |
Lavoro leggero (impiegati, amministrativi, liberi professionisti, tecnici) | 120 – 294 Kcal/h | 90 – 204 Kcal/h |
Lavoro moderato (collaboratori domestici, personale di vendita, terziario) | 300 – 444 Kcal/h | 210 – 324 Kcal/h |
Lavoro Pesante (agricoltori, manovali) | 450 – 744 Kcal/h | 330 – 564 Kcal/h |
*L’alimentazione del lavoratore: Monduzzi editore
In conclusione
Per chiudere in modo gustoso, vi suggeriamo una pagina molto interessante e ricca di spunti per trovare idee sfiziose per le vostre pause pranzo, cliccate su questo link!
Anche in questo caso il consiglio è quello di prevedere il giusto tempo per la preparazione dei vostri pranzi, in questo modo eviterete di non avere tempo sufficiente e rifugiarvi nei cosiddetti Junk Food (cibo spazzatura).
Nl caso aveste qualche dubbio sull’organizzazione vi rimandiamo al nostro articolo sul Time Management che speriamo possa tornarvi utile.
Buon pranzo!
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