21Apr

Arriva un momento nella vita professionale dove capisci di far parte di un meccanismo più grande di te, un orologio con ogni rotella al suo posto, e che tu sia un piccolo ingranaggio, o un bilanciere non fa differenza, l’uno senza l’altro non funzionerebbero. Arriva anche il momento di rendere pubblico questo sentimento, bisogna stare attenti alle parole da usare certo, non vuole essere un articolo auto celebrativo, e credetemi potrebbe esserlo eccome, non voglio nemmeno dare il contentino a qualcuno, regalandogli un po’ di visibilità; la vera chiave di lettura di questo articolo invece vuole essere il profondo senso di riconoscenza e rispetto che provo verso i miei collaboratori, in quali in un momento così difficile per ogni attività, hanno saputo reagire con professionalità, e tanta responsabilità, alle avversità che in questo anno e mezzo ormai ci si sono presentate davanti, come a tutti a voi del resto. Grazie #PointService.

L’immagine che ho scelto per la copertina di questo articolo, vuole proprio rappresentare quello che per me è il modo di lavorare in una squadra, vediamo che ognuno tende la mano all’altro su una scala, la scala può essere quella dei valori, o l’ascesa sociale; la mano la diamo e la riceviamo ed è per questo motivo che far parte di un team vincente deve essere riconosciuto come un grande traguardo.

“Il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il successo”. Iniziamo subito con una frase che trovo stupenda e che ahimè è di un autore anonimo, anche se a bene leggere forse è giusto sia così, più che una frase motivazionale infatti, mi sembra un pensiero logico, è evidente che se ognuno fa la sua parte in un team questi riuscirà spesso a raggiungere i traguardi prefissati, saprà comunque affrontare gli ostacoli e lotterà per mantenere l’equilibrio che un team vincente ha già nel DNA. Eppure spesso non è così, in dei team a volte alcuni elementi non comprendo il vero significato del lavoro di squadra, che non è semplicemente svolgere il proprio ruolo all’interno di un organigramma più ampio, ma deve invece essere la completa adesione alla mission aziendale, la comprensione profonda di ciò che vuol dire lavorare in un’azienda dai principi sani e dai forti valori, essere parte di un tutt’uno, onnicomprensivo di tutte le caratteristiche che rendono uniche le persone, ognuna di esse con la propria personalità e competenza, dico questo per evidenziare il fatto che non si deve essere per forza i campioni del mondo per far parte di un team vincente, l’importante è farne parte, adeguando le proprie caratteristiche personali alle esigenze della squadra, valorizzando tutti i nostri aspetti positivi e correggendo quelli negativi. In pratica se vogliamo far parte di un team vincente dobbiamo mettere in pratica tutti i buoni consigli scritti fino ad ora, se è vero infatti che la maggior parte di essi hanno riguardato la crescita interiore e quella professionale, è anche vero che essi devono poi essere adottati nella vita quotidiana, e adottare tutti quei sani comportamenti che abbiamo analizzato nel corso dei mesi. Cose come aumentare la propria autostima, lavorare sulla costanza, sulla forza di volontà e sulla calma, oltre che la cortesia o la passione, esattamente come sulla capacità di presentarsi sono tutti aspetti che ben si inseriscono all’interno delle dinamiche del lavoro di squadra.

 

Ci vogliono due pietre focaie per accendere un fuoco. (Louisa May Alcott)

 

Quando poi queste pietre sono ben diciotto ecco che il fuoco diventa sempre più grande, sempre più caldo e costante nel tempo, trasformandosi in una vera e propria stella, capace di aggregare attorno a sé, un’intera squadra di professionisti, di #numeri1, persone che hanno come unico obiettivo quello di soddisfare il cliente e il collaboratore allo stesso tempo e nella stessa maniera. Posso prendermi i meriti di aver trasmesso la mia idea di qualità aziendale, basata sulla correttezza, sulla  trasparenza e su tanta, ma davvero tanta umanità. Il nostro comparto ha da sempre degli aspetti che devono essere curati con il massimo rispetto possibile, preferendo la dignità alla fattura, la trasparenza al profitto, la gentilezza ai semplici numeri. Questo vuole pertanto essere anche un riconoscimento a quelli che io amo definire come collaboratori esterni, tutte quelle persone che lavorando con noi in somministrazione credono fermamente nella filosofia aziendale, diventando dei veri portabandiera del metodo #PointService, a tutti voi per primi un ringraziamento sincero per ciò che fate e per come lo fate. A voi diciotto pilastri di questa magnifica azienda non posso che prendere atto della vostra professionalità e della vostra gentilezza, è evidente che in un team vincente ampio spazio va dato ai sentimenti, al cuore, e voi ce ne mettete tanto, senza mai risparmiarvi su impegno e costanza, permettendo così all’azienda di proseguire il suo cammino espandendosi e creando ulteriori opportunità di lavoro per tutti. Un cammino questo iniziato ormai dieci anni fa, che ha portato tanti, ma davvero tanti risultati concreti, certificazioni di qualità, una scuola di formazione, un target clientelare diversificato e di qualità, tutto ciò non si può ottenere con favoritismi e chiacchiere, non basta un semplice sorriso e noi ne abbiamo tanti; ci vuole un team, come voi, come noi, come Point Service.

 

 

Ritrovarsi insieme è un inizio, restare insieme è un progresso, ma riuscire a lavorare insieme è un successo. (Henry Ford)

 

Alcuni immensi imprenditori come Ford hanno posto le basi, con le loro idee, per creare un team di successo, un’azienda in grado di evolversi e diventare sempre più forte e solida, così da garantire un futuro per i suoi collaboratori. Chiunque nella mia azienda può far carriera, e questo per qualunque posizione, anzi in realtà è proprio la filosofia aziendale che incentiva fortemente una politica interna basata sul merito, lo sanno quei ragazzi e ragazze che da receptionist sono passati in amministrazione o quei collaboratori che da responsabili sono diventati consulenti o manager. Uno degli aspetti su cui ho puntato maggiormente nell’impostazione della filosofia aziendale, è stato eradicare il concetto errato di identificare il somministrato come un numero, a oggi so per certo che tutti i miei collaboratori hanno compreso perfettamente l’importanza di poter letteralmente trovare lavoro a una persona, magari in difficoltà, soprattutto negli ultimi periodi; ognuno di loro mette il cuore in una ricerca, aiuta il candidato a comprendere il lavoro che si appresta a fare, non solo con freddi documenti, ma con chiamate, messaggi e quant’altro possa servire per sentirsi “coccolati”, i miei ragazzi hanno dimostrato in questi mesi di essere veramente tenaci e questo per me, che sono anche una mamma, è motivo di orgoglio, la sola remunerazione economica, finanche più che dovuta, non può essere l’unico attestato di riconoscenza per un lavoro ben svolto, l’essere umano ha bisogno anche di arricchire il proprio ego, con buone azioni, lavoro ben fatto, amore, tutto ciò per nutrire la propria autostima facendola crescere, e pertanto ha la necessità di ricevere apprezzamento per ciò che fa esattamente come dello stipendio per vivere. Ecco quindi il mio attestato di riconoscenza, anzi direi l’attestato di riconoscenza di Point Service, per ciò che state facendo, facendolo con entusiasmo, impegno e passione, e soprattutto per il vostro “tempo”, che mi sento di poter affermare, state investendo molto bene. Questa sera lasciamoci coccolare dalla dolce sensazione di aver fatto qualcosa di buona, riconosciamo a noi stessi la qualità del duro lavoro che stiamo facendo, senza risparmiarci in straordinari o nuove responsabilità, ogni idea, ogni progetto che prende corpo in questa squadra si trasforma in un tassello importante per completare il puzzle della vita di una società, di un’azienda che vuol essere una famiglia, che lotta insieme, unita nella certezza di lavorare per un ideale concreto.

 

Quello che non è utile allo sciame non è utile nemmeno all’ape.
(Marco Aurelio)

 

Questa citazione mi aiuta a capire come difficilmente si possa guidare un’azienda senza sentirsi parte della sua anima, non ritengo di essere il miglior leader possibile, ma mi impegno per esserlo ogni giorno, ogni minuto, sento la responsabilità che ho nei confronti dei miei collaboratori, di voi; responsabilità che riesco a sostenere proprio grazie a voi tutti, che mi dimostrate quotidianamente come sia bello lavorare per un team come il nostro. Grazie amici, grazie team, grazie squadra.

 

#GemmaDeiNumeri1